Referendum Costituzionale – Valigia Blu

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I pro e i contro della riforma della Costituzione. Due libri a confronto | Massimo L. Salvadori

Chi voglia documentarsi sui contenuti della riforma e sulle argomentazioni a favore del No e del Sì può prendere in mano due succosi volumetti: quello di Gustavo Zagrebelsky (con Francesco Pallante), “Loro diranno, noi diciamo. Vademecum sulle riforme istituzionali” (Laterza) e quello recentissimo di Guido Crainz e Carlo Fusaro, “Aggiornare la costituzione. Storia e ragioni di una riforma”,
pubblicato da Donzelli.

Zagrebelsky non esita. (…) La riforma è stata approvata da un «Parlamento illegittimo, eletto con una legge elettorale obbrobriosa», è «frutto d’un furto di democrazia» finalizzato a fornire al potere una impropria «armatura». Essa «rovescia la piramide democratica », ponendosi al servizio di un sistema di «oligarchia riservata» in un quadro di «codificazione di perdita di sovranità», ed è quindi «la costituzionalizzazione degli abusi»; non presenta «una Costituzione, ma una s-costituzione». Peggiore il quadro non potrebbe essere. Il No è un dovere prima che politico morale.

(…)

Fusaro – decisamente favorevole al Sì – sostiene con nettezza che la riforma Boschi «non produrrà effetti taumaturgici né alcuna palingenesi», non porrà alcun «uomo solo al comando», ma renderà possibili «istituzioni politiche (un po’) più reattive e più efficienti, governi (un po’) più stabili e meglio in grado di realizzare il loro programma». Chi ha ragione? Al popolo – che si orienterà in base all’idea che si è fatta circa quello che ha alle spalle e a ciò che vuole per il futuro – l’ardua sentenza.

Da Repubblica

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