“Una riforma dirigistica che limita il potere dei cittadini” | intervista a Nadia Urbinati
Intervista a Nadia Urbinati, docente di Scienze Politiche alla Columbia University e da questo presidente di Libertà e Giustizia, a cura di Francesco Postorino su Micromega. La lunga chiacchierata affronta anche due aspetti della riforma costituzionale su cui i cittadini saranno chiamati a votare nei prossimi mesi: la logica dirigistica che anima la revisione della Costituzione e il risparmio per le casse dello Stato che deriverebbe in caso di vittoria del Sì al Referendum costituzionale.
“La revisione proposta dalla Renzi-Boschi risponde a un criterio dirigistico che limita il potere dei cittadini e mette le istituzioni rappresentative su un gradino inferiore rispetto al potere di un organo delegato come il Governo. La logica di questa revisione è quella di adattare il governo della cosa pubblica alla logica di un consiglio di amministrazione; di sacrificare dunque la politica per l’amministrazione, la deliberazione per la decisione”.
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“Infine, i sostenitori del Sì usano l’argomento economico, forse il più volgare degli argomenti che sono riusciti a sfoderare: dicono che la Costituzione esistente grava sulle casse dello Stato mentre la nuova ci farebbe risparmiare; eppure, nessuno ci garantisce che i pochi soldi risparmiati (in teoria) con il nuovo Senato non verranno impiegati per alimentare i bisogni dei nuovi senatori. (…) L’argomento del risparmio nella gestione delle istituzioni democratiche è antidemocratico nello spirito in primo luogo perché presume che gli incarichi elettivi siano inutili e improduttivi, e inoltre perché valuta la legittimità democratica con un criterio quantitativo ed economico. Per tutte queste ragioni, a mio avviso, si deve votare No per un Sì ragionevole e più qualificato. Si deve fermare la Renzi-Boschi. É una cattiva proposta, mal fatta sapendo di esserlo”.
Qui l’intervista completa.
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